Selezione e Recupero

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In funzione delle modalità di raccolta il rifiuto urbano si suddivide in urbano indifferenziato, differenziato secco e differenziato umido (organico e verde). Gli impianti di separazione e/o selezione si dividono in due grandi categorie: IMPIANTI DI RECUPERO DELLE FRAZIONI SECCHE e gli IMPIANTI DI SEPARAZIONE MECCANICO-BIOLOGICA. Ai primi arriva il materiale raccolto attraverso la raccolta differenziata delle frazioni secche (carta, vetro, plastica ecc.). Ai secondi giunge invece la raccolta urbana indifferenziata (quella dei cassonetti grigi) che qui subisce un trattamento di separazione e recupero materiali (secco a incenerimento o discarica, umido a biostabilizzazione). I rifiuti organici provenienti dalla raccolta differenziata umida (frazione organica da cucina, mense ecc. + verde) confluiscono invece agli impianti di biodigestione anaerobica o compostaggio.
I residui dei processi di selezione e separazione, non avviabili a recupero di materia, vengono quindi conferiti al termovalorizzatore o in discarica per lo smaltimento finale.

LA SELEZIONE:
L'effettivo recupero di materia dai rifiuti raccolti in modo differenziato dipende dalla qualità della raccolta e quindi, in gran parte, dalla scrupolosità del conferimento da parte del cittadino. Per valorizzare al massimo il recupero del materiale, i rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata delle frazioni secche (ad esempio plastica, vetro, carta, cartone , lattine, legno, materiali ferrosi, materiali misti, ecc.) passano attraverso un impianto di selezione, in cui eventuali materiali estranei vengono scartati (sovvalli).  La selezione, effettuata in maniera automatizzata con tecnologie all'avanguardia come i lettoriottici, CONFERISCE AL MATERIALE LE CARATTERISTICHE QUALITATIVE DI RIFIUTO RICICLABILE, nelle specifiche filiere dei consorzi nazionali (CONAI) o di materia prima seconda, cioè di prodotto commercializzabile e riutilizzabile in impianti di produzione.